L'attesissimo Derby della Capitale, il 157° della storia, è finito con un 1-1 che serve a poco ad entrambe le squadre. La Roma con una vittoria aveva la possibilità di agganciare i biancocelesti e di portarsi a soli due punti dal quarto posto occupato dalla Fiorentina, mentre dopo la partita di stasera rimangono fermi al settimo posto con due punti di distacco sull'Inter. La Lazio dal canto suo con una vittoria poteva tenere aperte le speranze
Champions vista anche la frenata del Milan; ora però i rossoneri distano 7 punti e la squadra di Petkovic, al quinto posto con una lunghezza di ritardo sulla Fiorentina, più che guardare avanti ad un terzo posto ormai quasi impossibile deve guardarsi alle spalle dall'assalto di Inter e Roma per la quinta piazza, l'ultima valida per la qualificazione in Europa League. Ricordiamo però che la Lazio può accedere all'Europa vincendo la Coppa Italia, come possono fare anche Inter o Roma le quali si giocheranno l'accesso alla finale contro i biancocelesti nella gara di ritorno a San Siro (all'andata vinsero i giallorossi 2-1).
Al contrario di quanto si possa dedurre dal risultato, la partita è stata molto divertente e piena di colpi di scena. La Roma inizia bene il match e fa la partita nei primi minuti creando anche qualche pericolo nell'area laziale, ma è la squadra di Petkovic a passare in vantaggio dopo 16 minuti con una grandissima giocata di Hernanes, che dai 25 metri finta il tiro di destro e lascia partire un sinistro imprendibile sotto l'incrocio del palo
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opposto. Dopo il gol dello svantaggio la Roma accusa il colpo mentre la Lazio esce dalla tana ed inizia a mettere sotto i giallorossi, sfiorando il raddoppio nei successivi cinque minuti prima con una quasi papera di Stekelenburg che non trattiene un tiro debole di Candreva e poi con una bella parata del portiere olandese che si riscatta mettendo in corner un gran destro di Lulic destinato all'angolino. Dopo i primi 20' di grande intensità le squadre iniziano a rifiatare e si chiude il primo tempo senza altre occasioni degne di nota, con la Lazio che tiene in mano il pallino del gioco.
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Nella ripresa il copione è lo stesso e la Lazio cerca subito il raddoppio; la Roma sembra in bambola e dopo soli 3 minuti della ripresa Marquinhos tocca ingenuamente la palla con il braccio, costringendo Mazzoleni a fischiare il rigore. Hernanes ha l'opportunità di ammazzare la partita ma dopo 4 rigori segnati su 4 in stagione, fallisce nel momento più importante allargando troppo il piattone e mandando la palla nettamente sopra l'incrocio dei pali, errore abbastanza clamoroso dato che Stekelenburg era
già steso dalla parte opposta. Come prevedibile, la Roma prende coraggio e al 7' della ripresa Hernanes commette una grave sciocchezza, forse ancora provato dal rigore appena sbagliato: Pjanic entra in area e salta di netto il brasiliano, che invece di accompagnare la corsa del bosniaco, diretto verso il fondo del campo, lo atterra provocando il calcio di rigore. Dal dischetto ovviamente va Totti, non infallibile quest'anno dagli 11 metri, il quale tira come al solito sulla destra del portiere; nonostante Marchetti intuisca, come ormai fanno tutti i portieri sui penalty del capitano romanista, Totti calcia in modo impeccabile tenendo la palla rasoterra e angolatissima, impossibile da parare. La Lazio in pochi minuti si è vista sfilare davanti agli occhi il possibile 2-0 e il successivo pareggio degli avversari, risentendo evidentemente della batosta psicologica. La squadra di Andreazzoli schiaccia i biancocelesti nella propria metà campo e sfiora il gol con Florenzi, che dopo una respinta corta di Marchetti sulla punizione di Totti spara clamorosamente addosso al portiere della Nazionale da pochissimi metri. Al 68' minuto altro episodio chiave: Biava, ammonito 5 minuti prima per fallo tattico, atterra Marquinho lanciato in contropiede e subisce l'inevitabile espulsione lasciando la propria squadra in inferiorità numerica. Petkovic corre ai ripari inserendo Ciani sperando di contenere l'arrembaggio della Roma, che si lancia alla ricerca del gol fino al fischio finale. I giallorossi prima reclamano un rigore per atterramento di Lamela da parte di Radu, ma non sembra essere un contatto significativo, e poi proprio con
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l'argentino sbagliano un gol incredibile: calcio d'angolo perfetto di Totti sul secondo palo, palla che rientra ingannando Marchetti che va totalmente a vuoto e Lamela a meno di mezzo metro dalla linea di porta, totalmente indisturbato, la manda alta di testa; sarebbe bastato un soffio per mandarla in rete, errore davvero clamoroso del n.8 giallorosso. Negli ultimi 10 minuti le squadre si allungano ma la Roma inizia a calare fisicamente e non riesce più a rendersi più pericolosa, salvo una punizione del solito Totti a 5 minuti dal 90' salvata da Marchetti con un gran riflesso.
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Finisce dunque 1-1, pareggio che come detto non serve a nessuno e che spegne le speranze Champions per la Lazio, complicando di molto invece le ambizioni europee per la Roma. Un pareggio però giusto con grandi occasioni sprecate da una parte e dall'altra, chiusosi con un bel terzo tempo in campo tra i giocatori di entrambe le squadre. Da sottolineare anche l'eccellente arbitraggio di Mazzoleni, il quale ha giudicato molti episodi difficili sempre in maniera perfetta ed ha tenuto in mano la partita dal primo all'ultimo minuto, in una giornata di campionato segnata da errori clamorosi da parte dei fischietti italiani. Il migliore in campo è stato senza dubbio lui.
- Pinoli
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