giovedì 11 aprile 2013

Rubrica "Formula 1, Amarcord": GP di Cina 2007

Fino al 2008 il Gran Premio di Shanghai (link: il circuito nei dettagli) è stato posizionato nelle ultime tre gare del calendario ed è stato quindi, fino al quel momento, uno degli appuntamenti cruciali per l'assegnazione del titolo. Nel 2007 questa è la penultima gara del mondiale e il rookie Lewis Hamilton ha la grande possibilità di laurearsi campione del mondo con una gara di anticipo; al

pilota inglese, forte dei 12 punti di vantaggio sul compagno Alonso e ben 17 sul ferrarista Kimi Raikkonen, sarebbe bastato arrivare secondo oppure davanti allo spagnolo con qualsiasi posizionamento, anche fuori dai punti. Compito che sembra davvero facile per Hamilton visto che parte dalla pole position davanti alle due Ferrari, con l'altra McLaren al quarto posto. Raikkonen dal canto suo deve sperare di vincere la gara e vedere arrivare l'inglese non oltre la quinta posizione per restare matematicamente in corsa ma sembra quasi spacciato.


La gara, come spesso accade da quelle parti, è bagnata. Sin dal primo giro Hamilton fa la lepre e gestisce la gara accumulando giro dopo giro un vantaggio consistente sulle due Ferrari che inseguono. Dopo il 20° giro però il vantaggio dell'inglese inizia a diminuire, a causa della sua guida molto stressante per le gomme, fino ad annullarsi. Raikkonen sopravanza Hamilton il quale viene raggiunto anche dal compagno di squadra. A questo punto il box McLaren, in colpevolissimo ritardo dato che la pista si era asciugata e Lewis aveva ancora le intermedie, richiama l'inglese ai box per il cambio gomme; è il 31° giro. Hamilton imbocca la corsia dei box con la gomma posteriore destra ormai inesistente e nella curva che porta all'imbocco della pit-lane, la quale si dovrebbe già percorrere a bassa velocità dato che fa parte della corsia box, l'inglese va clamorosamente lungo a neanche 100 km/h di velocità e finisce sulla ghiaia. La McLaren n.2 non vuole saperne di ripartire dato che le ruote posteriori non riescono, ovviamente, a trovare il giusto attrito con il terreno ed Hamilton si sbraccia invocando l'aiuto dei commissari. Dopo il pericoloso precedente di Silverstone però, nel quale proprio gli steward furono oggetto di feroci critiche dopo la gara per aver spinto Hamilton ed averlo aiutato a ripartire da un fuori pista, questa volta l'inglese, dopo un timido tentativo da parte dei commissari, si ritrova abbandonato a sé stesso e non può fare altro che scendere dall'auto e ritirarsi dalla gara.


E' la svolta della stagione. Hamilton ha dimostrato una grande maturità per tutto il campionato gestendo la grande pressione su di lui in modo impeccabile e riuscendo, da esordiente, a tener testa ad un campione affermatissimo come Alonso con il quale era costretto a condividere il box. Nel momento più importante però, quando andavano chiusi i conti, l'inglese si è dimostrato ancora acerbo ed inadatto a gestire una situazione difficile: con la pista ormai asciutta, Hamilton non solo non è rientrato ai box ma con le gomme intermedie ha continuato a spingere come un forsennato. Le coperture, progettate per rendere ovviamente a basse temperature, si sono sgretolate come fossero su una grattugia e Hamilton a quel punto, non pago, ha cercato di tirare al massimo anche l'ultima curva prima
Della gomma posteriore destra ormai
non ne è rimasto più nulla
dell'ingresso ai box con le conseguenze che tutti sanno. Gestione sciagurata da parte del pilota e del muretto box, i quali dato l'enorme vantaggio in campionato potevano benissimo accontentarsi anche di un terzo posto in questo GP che sarebbe stato praticamente certo visto l'abissale vantaggio su Felipe Massa, per poi cercare di conquistare una settima posizione in Brasile che avrebbe consegnato il titolo nelle mani dell' esordiente inglese. Ora invece, Hamilton ha dilapidato il suo vantaggio e si trova con soli 4 punti di vantaggio su Alonso e 7 su Raikkonen. Il vantaggio comunque è importante e Lewis arriverà all'ultima gara ancora favorito: gli basterà arrivare secondo, oppure davanti ad entrambi gli avversari per il titolo. Alonso dal canto suo deve arrivare necessariamente sul podio e sperare che il compagno arrivi terzo (se arriva primo), sesto (se arriva secondo) o ottavo (se arriva terzo). Raikkonen invece ha pochissime speranze, dato che deve necessariamente vincere e trovare contemporaneamente Hamilton sesto ed Alonso terzo, oppure può arrivare secondo con l'inglese ottavo e lo spagnolo quinto.


- Pinolo

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