Serie A, 34° giornata: continua il calvario Inter, riscatto Milan, crollo Siena
Siamo al rush finale di questa Serie A, si è conclusa anche la quint'ultima giornata anche se nessun verdetto è ancora scritto tranne uno: la Juventus è ormai campione d'Italia, basta un punto nelle prossime quattro partite per festeggiare il secondo titolo consecutivo. La squadra di Conte ha condotto con grande autorità un derby difficile nel quale sembrava accontentarsi del pareggio ma ha anche rischiato di andare in svantaggio. Poi negli ultimi 5 minuti l'ha risolta Vidal con un gran gol creato dal nulla, e l'ha chiusa Marchisio negli ultimi attimi di match dopo la seconda espulsione in due
derby per Glik. Il Torino ora deve tenere alta la guardia perché sembrava ampiamente salvo un mese fa ma ora con un punto in 5 partite si trova con soli 4 punti sul terz'ultimo posto anche se ha la possibilità di giocarsi lo scontro diretto contro il Genoa tra le mura amiche. Tornando alla Juventus, con tutta probabilità i bianconeri stapperanno lo champagne la prossima domenica ovvero il 5 maggio, data storica per la Juventus, quando basterà pareggiare contro il Palermo ospite a Torino.
Attenzione però perché i rosanero sono in grande forma e dopo il ritorno di Sannino hanno ottenuto la bellezza di 11 punti in 5 partite; sono la quarta miglior squadra del torneo nel mese di aprile. Il Palermo sembrava condannato alla Serie B ma ora, per la prima volta in stagione, sono fuori dalla zona retrocessione grazie alla vittoria sull'Inter (1-0) ed agli scontri diretti favorevoli con il Genoa, il quale è a pari punti (32). Genoa che dopo due mesi terribili ora non perde da 3 partite ed è tornato alla vittoria che mancava da febbraio, grazie all'1-0 in casa del Chievo con il gol di Borriello. I rossoblu hanno un calendario nettamente migliore di quelli di Palermo e Siena e possono davvero sperare nella salvezza, mentre i toscani stanno piano piano perdendo colpi dopo la grande rimonta che li ha portati fino a domenica scorsa in zona salvezza. La squadra di Iachini sta accusando probabilmente la fatica mentale di questa rincorsa e sul campo ha già raggiunto i 36 punti (ne ha 6 di penalità), quota probabilmente massima per questa squadra; alla luce del calendario, sembra davvero difficile per i bianconeri riuscire ad agguantare la 17° piazza dopo il grave passo falso casalingo contro il Chievo la scorsa giornata ed il crollo odierno contro la Roma (4-0).
Con questa vittoria i giallorossi agguantano il quinto posto valido per l'Europa League con un punto di vantaggio sulla sorprendente Udinese, la quale dopo un mediocre girone di andata ora viene da 4 vittorie di fila dopo aver espugnato anche il Rocco di Trieste battendo il Cagliari (1-0) con il gol di Pereyra. Ancora in lotta per il quinto posto l'Inter la quale però non riesce proprio ad avere un minimo di continuità: 2 vittorie e 3 sconfitte nelle ultime 5 partite dopo la sconfitta di Palermo, i neroazzurri vivono ormai da novembre sui tanti punti ottenuti ad inizio campionato (fino alla vittoria allo Juventus Stadium) dato che nelle ultime 20 partite la squadra di Stramaccioni ha ottenuto solo 25 punti, praticamente una media da salvezza tranquilla. A ciò si aggiunge il fatto che l'Inter non riesce a finire una partita senza infortuni: oggi purtroppo è stato il turno dell'indistruttibile Zanetti, che con la rottura del tendine di Achille potrebbe purtroppo aver messo fine, alla soglia dei 40 anni, alla sua
carriera da calciatore; ovviamente noi tutti ci auguriamo di no e facciamo gli auguri di piena guarigione al capitano neroazzurro. Tornando all'Inter, gli indisponibili ora sono ora 13 (Obi, Mudingayi, Milito, Castellazzi, Nagatomo, Stankovic, Palacio, Cassano, Gargano, Cambiasso, Guarin, Samuel, Zanetti) e molti hanno finito la stagione; oggi Stramaccioni ha fatto fatica a fare una panchina presentabile dato che si è portato solo 3 giocatori della prima squadra sui 9 totali (e quindi solo 9 giocatori sui 12 convocabili in panchina). Con queste premesse, sembra davvero complicato per l'Inter sopravanzare Udinese e Roma le quali sono in grande forma. Indietro la Lazio, brillante nel girone di andata e disastrosa nel girone di ritorno (3 vittorie e 13 punti con 8 partite senza segnare, meglio solo di Parma e Pescara) la quale si chiama fuori dalla lotta per l'Europa League dopo il pareggio di Parma (0-0); i biancocelesti hanno comunque la possibilità di accedere all'Europa vincendo la finale di Coppa Italia contro la Roma, oppure se la dovessero perdere e i giallorossi dovessero arrivare quinti.
Per quanto riguarda invece l'Europa che conta, il Napoli mette un altro sigillo sul secondo posto grazie al perentorio 3-0 sul campo del Pescara, il quale probabilmente la prossima giornata sarà matematicamente retrocesso. Ora gli azzurri hanno 7 punti di vantaggio sul Milan il quale ormai si guarda alle spalle dal minaccioso ritorno della Fiorentina, la quale è stata per mezza giornata al terzo posto grazie al 3-0 sul campo della Sampdoria. La squadra di Allegri, che oltretutto ha gli scontri diretti a sfavore, se l'è vista davvero brutta a San Siro dove il Catania stava per portare a casa i 3 punti; poi il tecnico toscano ha mandato in campo Pazzini, il quale con due reti tra il 75' e l'80' ha ribaltato il match, chiuso poi dal rigore di Balotelli allo scadere (4-2).
Si preannuncia dunque un finale di campionato appassionante, con il testa a testa tra Milan e Fiorentina, la lotta a tre per il quinto posto e la volata finale per scappare dalla zona retrocessione, che potrebbe risucchiare anche squadre apparentemente salve fino a poco tempo fa come Torino e, meno probabilmente, Sampdoria.
- Pinolo
Nessun commento:
Posta un commento