martedì 30 aprile 2013

Rubrica "Formula 1, Eventi epocali": 2014, il ritorno del turbo

La Formula 1 è ormai da moltissimo tempo in mano a Bernie Ecclestone, che l'ha resa uno spettacolo globale con tutti i suoi risvolti positivi e negativi: se da una parte ora la F1 ha principalmente l'obiettivo di essere un business ed uno spettacolo per gli spettatori, dall'altra parte deve stare al passo con i tempi e rispettare le esigenze politiche mondiali. Ed allora, in un periodo dove le massime autorità del globo si interrogano sulle modalità per salvaguardare il nostro pianeta dall'inquinamento, Ecclestone ha deciso di reintrodurre il motore turbo. Questo tipo di propulsore permette infatti un risparmio del 30% sul consumo di combustibile grazie ad un misuratore di flusso utile a regolamentare la portata di carburante destinata agli iniettori; a questo si aggiunge un piccolo motore elettrico, e quindi ecologico, che servirà ad attraversare la corsia dei box. Rimane la perplessità sul tipo di benzina da utilizzare, dato che la miscela dovrà adattarsi alla sovralimentazione dei propulsori i quali richiedono ovviamente un combustibile diverso da quello attuale; la speranza è quella di non assistere alla "guerra dei benzinai" alla quale abbiamo assistito nell'era dei motori turbocompressi, nella quale ci fu una vera e propria battaglia per fornire miscele alternative e più prestazionali, a volte anche illegali. 


I nuovi motori saranno obbligatoriamente sei 6 cilindri a V di 90°, con 1600cc di cilindrata massima e regime massimo limitato a 15.000 giri al minuto, con gli scarichi vincolati a sbucare verso il centro dell'auto perdendo così il loro ruolo aereodinamico non potendo più soffiare come ora sugli pneumatici. Con il nuovo motore debutterà anche il cambio ad 8 rapporti per evitare il cosiddetto turbo-leg, ovvero la difficoltà del nuovo motore ad andare su di giri: con 8 marce, e quindi rapporti iniziali più corti, il propulsore sarà notevolmente aiutato a raggiungere in pochissimi istanti la massima accelerazione. Per quanto riguarda le potenze erogate, la volontà dei legislatori è quella di ottenere prestazioni simili a quelle degli attuali V8 (i quali però girano a 18.000 giri/minuto) e quindi vicine ai 730/740 cavalli. Questa potenza si otterrà però considerando anche i due motori elettrici che andranno a sostituire il kers, dato che il motore di per sé erogherà all'incirca 600 cavalli. A dire il vero il kers non sarà eliminato
Il motore turbo della Honda (1986)
ma modificato e chiamato MGUK (anche se probabilmente nel linguaggio comune continuerà a chiamarsi kers) il quale potrà erogare non più 60 ma 120kw di potenza massima (164 cv contro gli 82 attuali). A questo si aggiungerà la novità del MGUH, un motogeneratore elettrico Magneti Marelli in grado di erogare 90kw di potenza (121 cavalli). In totale siamo nell'ordine di 880 cv di potenza, ma solo teorici perché proprio come il kers l'utilizzo sul giro sarà limitato anche se probabilmente aumentato dato che il dispositivo che comprende i due motori elettrici, chiamato globalmente ERS, avrà una capacità dieci volte superiore all'attuale (da 400 a 4000 kilojoule) e quindi saremo probabilmente, ma nulla è certo, nell'ordine dei 34 secondi al giro contro i 6,6 attuali. Da sottolineare infine il cambio di regolamento in funzione del nuovo motore, dotato di una durata media molto superiore all'attuale V8: i team avranno solo 5 propulsori a disposizione per le 20 gare stagionali, contro gli 8 attuali. 


Altro fattore da considerare è il sound dei nuovi motori. Per gli appassionati è stato già difficile passare dall'urlo assordante del V12 al V10 e successivamente al V8, ed ora un ulteriore taglio dei cilindri sembra non piacere, in termini di suono, neanche allo stesso Ecclestone. Il patron della F1 ha affermato che il rumore di questi nuovi motori "è da rottamare", ed è opinione comune che l'anno prossimo le vetture avranno il suono di un tosaerba. In realtà, non è esattamente così: i decibel sicuramente diminuiscono dato che nel motore turbocompresso l'energia cinetica del gas di scarico, ovvero la principale responsabile del rumore, viene dissipata dalla turbina. Questo però non vuole necessariamente significare un sound monotono o poco acuto anzi, probabilmente le nuove auto faranno lo stesso rumore delle Formula 1 turbo degli anni '80 in cui lo strillo del V8 Alfa Romeo era inconfondibile ed unico.


Fatto preoccupante è invece l'ulteriore limitazione aereodinamica derivante dal nuovo regolamento, dato che l'introduzione di nuovi tipi di motore avrà ripercussioni anche sui vincoli telaistici, i quali saranno ancora più stretti l'anno prossimo. Le nuove regole restringeranno ancora di più gli spazi di manovra nel settore aereodinamico e dopo moltissimi anni tornerà ad avere importanza principale la qualità del motore e la differenza che questo riuscirà a fare in termini di potenza, cosa impossibile ora a causa del congelamento dei propulsori attuato alcuni anni fa. Ciò che emerge di davvero preoccupante da tutto questo è il continuo appiattimento tecnico che la FIA impone anno dopo anno alla massima serie motoristica: tutto è sempre più omologato, standardizzato, le monoposto non vengono più progettate dagli ingegneri ma dai legislatori capeggiati da Todt e i costruttori diventano solo semplici esecutori materiali delle disposizioni. E se fino a quest'anno l'aereodinamica fa ancora la differenza, basti vedere la Red Bull, dal 2014 questa sarà ancora più limitata e sempre più uguale per
La Tyrrell p34 con 6 ruote
tutti, mentre le possibilità di trarre vantaggio competitivo dallo sviluppo del motore, per quanto presente, è anche questa molto limitata dal regolamento che di fatto impone e regolamenta il 90% degli aspetti concernenti il propulsore, dalla forma al numero dei pistoni, dall'architettura del motore alle caratteristiche delle bielle. Staremo a vedere cosa ne uscirà fuori, sicuramente in questi anni con l'introduzione di varie novità (kers, DRS, ali posteriori minuscole, pneumatici stile gomma americana ecc) la spettacolarità delle gare è molto aumentata, anche se sarebbe il caso di interrogarsi se lo stesso risultato non possa essere raggiunto lasciando una maggiore libertà alle scuderie in sede di progettazione vettura. D'altra parte, la Formula 1 dovrebbe essere la massima espressione di tecnologia e ricerca nel campo dei motori, ma lo sviluppo di nuove tecnologie e la ricerca di nuove soluzioni motoristiche ed aereodinamiche è totalmente soppressa dal regolamento FIA. Le auto a 6 ruote, i tripli alettoni, le monoposto a doppio telaio e altre trovate innovative di singoli team sono ormai un lontanissimo ricordo.


- Pinolo

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