martedì 2 aprile 2013

Rubrica "Formula 1, Amarcord": GP d'Europa 1997

Il Gran Premio d'Europa nel 1997 si corse sulla pista di Jerez, in Spagna, come ultimo appuntamento del Mondiale. La corsa al titolo è
dall'inizio della stagione una questione tra la Williams di Jacques Villeneuve progettata dal Leonardo da Vinci dei progettisti, Adrian Newey, e la Ferrari di Michael Schumacher che è chiamato a riportare il titolo a Maranello dopo ben 18 anni la vittoria di Jody Scheckter. La vettura inglese sembra essere più performante viste anche le prestazioni delle seconde guide, con Frentzen terzo ed Irvine settimo nel mondiale, ma la rossa grazie a un grandissimo pilota come Schumacher e grazie ad un affidabilità finalmente trovata arriva a giocarsi il mondiale piloti fino all'ultima gara, con il tedesco in vantaggio per un solo punto su un Villeneuve reduce dalla bizzarra squalifica di Suzuka. Dopo le consuete polemiche pre-gara tra il mondo Ferrari e il canadese, il quale definisce Irvine un "pericoloso idiota", il GP inizia nel modo più assurdo già dal sabato: nella consueta bagarre per la pole position accade un evento più unico che raro, con i due pretendenti al titolo e l'altro pilota
Williams Frentzen che realizzano lo stesso identico tempo, un 1:21:072 che passerà alla storia; a soli 58 millesimi di distacco c'è poi il campione del mondo in carica Damon Hill su Arrows. In base al regolamento FIA in caso di tempo identico le posizioni si assegnano a partire da chi ha fatto segnare il tempo prima, dunque la prima piazza va a Villeneuve davanti a Schumacher con Frentzen in terza posizione.

Al via della gara decisiva il canadese parte male e viene subito sopravanzato dai due tedeschi che si erano giocati con lui la pole. Dopo 8 giri Villeneuve sopravanza senza problemi il compagno di squadra e si getta all'inseguimento del ferrarista, che stando così le posizioni sarebbe campione del mondo. Il pilota della Williams non riesce ad avvicinarsi in modo significativo e il distacco si stabilisce sui 5 secondi, ma la scuderia inglese sfrutta molto bene il fatto di avere due piloti nelle prime posizioni facendo ritardare la sosta a Frentzen, che si trova quindi al primo posto dopo la girandola dei pit-stop e cerca di frenare il connazionale per far avvicinare Villeneuve.

Il canadese tenta un primo attacco al 27° giro ma allarga troppo una curva e, complice anche un doppiaggio difficile, torna a 3 secondi di distacco con Frentzen che ormai ha già effettuato il primo pit-stop e si ritrova abbastanza staccato in terza posizione. Dopo la seconda sosta ai box il canadese è ancora dietro il rivale ma inizia piano piano a recuperare decimi su decimi fino ad arrivare nei tubi di scarico della Ferrari F310B di Schumacher. Al 47° giro dopo il lungo rettilineo opposto a quello principale il tedesco sembra in controllo della situazione ma si fa sorprendere al tornante Dry Sack con Villeneuve che porta la propria vettura davanti lungo la percorrenza della curva. A questo punto il ferrarista capisce di aver perso il Mondiale dato che non ha il passo per stare dietro alla Williams (con la vittoria Villeneuve sarebbe campione in ogni caso) e tenta il tutto per tutto speronando il figlio di Gilles sulla fiancata nel momento del sorpasso, memore anche del Mondiale vinto nel 1994 ad Adelaide anche se lì fu molto più un errore di Hill. La velocità di percorrenza del tornante è però bassa e il colpo non è sufficiente ad arrecare danni alla Williams, mentre è sufficiente invece per spedire Schumacher nella sabbia, dalla quale non ripartirà più. Con il ritiro del tedesco per Villeneuve è sufficiente arrivare al sesto posto ed ottenere un punto, dato che in caso di pareggio vince il titolo il pilota con più vittorie (7 quelle di Villeneuve, 5 quelle di Schumacher). A questo punto il canadese, con la vettura leggermente danneggiata ma
Il contatto tra Schumacher e Villeneuve
perfettamente in grado di proseguire, conduce una gara estremamente prudente, forse troppo dato che permette addirittura ai doppiati di superarlo e sdoppiarsi. Nei restanti 22 giri Villeneuve si fa recuperare i 15 secondi di vantaggio che aveva su Hakkinen e si piazza al terzo posto dietro all'altra McLaren di Coulthard, laureandosi così Campione del Mondo per la prima (e ultima) volta in carriera con 4 punti di vantaggio su Schumacher, mentre la Williams aveva già festeggiato il titolo costruttori nella gara precedente a Suzuka.


Il Mondiale si concluse così ma il post fu rovente: la FIA convoca Michael Schumacher davanti al consiglio mondiale ben 2 settimane dopo il Gran Premio e gli commina la squalifica per il campionato appena conclusosi, giudicando la manovra di Jerez come "intenzionale tale da arrecare danno ad un avversario ma non premeditata tale da richiedere una sanzione maggiore"; al tedesco viene comunque concesso di mantenere nelle statistiche mondiali i punti conquistati. Ma non finì qui perché nel frattempo si diffuse la voce di una presunta combine tra le inglesi McLaren e Williams per ostacolare Schumacher. Secondo alcuni quotidiani ci furono dei team radio sospetti tra il muretto Williams e Villeneuve in cui veniva riferito al canadese, dopo il
ritiro del tedesco, che Hakkinen era stato "utile" e quindi sarebbe "utile" farlo passare al primo posto per ricambiare il favore di aver rallentato Schumacher a metà gara, con la frase <<Hakkinen è in seconda posizione, è molto più veloce e probabilmente vuole vincere. Molto utile>>. La parola utile viene ripetuta in altri tre team radio con riferimento al finlandese e a Villeneuve viene addirittura raccomandato di stare concentrato e pensare ad una discussione avuta in precedenza nel pre-gara. Tutte queste sono ovviamente illazioni dato che i team radio non sono segreti ma ascoltabili e registrabili dai vertici della FIA che evidentemente hanno ritenuto il tutto normale. Se Schumacher ha perso il campionato può prendersela solo con sè stesso. A "compensare" questa presunta combine ci pensa nel 2006 l'ex pilota Sauber Norberto Fontana il quale in un intervista dichiarò di aver ricevuto pressioni dalla Ferrari, che a quel tempo forniva i motori alla scuderia svizzera: in particolare il pilota argentino disse che prima della gara il dt ferrarista Jean Todt andò nel box della Sauber per invitare lui e Johnny Herbert a rallentare la Williams nei doppiaggi, cosa che poi nella gara di Jerez effettivamente avvenne facendo perdere a Villeneuve ben 2 secondi.

Finisce così forse nel peggiore dei modi un Mondiale avvincente con due piloti nettamente una spanna sopra tutti gli altri e un dualismo tra due modi di concepire la F1 diversi. Da una parte l'estrema Williams di Newey velocissima ma inaffidabile, dall'altra una Ferrari che dopo molti anni torna ad essere una vettura competitiva,
specialmente sul piano dell'affidabilità dopo i 10 ritiri di Ervine (8 consecutivi) l'anno precedente, ma non abbastanza per contrastare la scuderia britannica che conferma il dominio dimostrato nel 1995 con Hill e Villeneuve al primo e secondo posto della classifica piloti. Questo sarà fino ad oggi l'ultimo titolo per lo storico team britannico, mentre da questo momento riparte la nuova era Ferrari che torna ad essere competitiva dopo due decenni di assoluta assenza dai grandi palcoscenici

- Pinolo

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