Per la prima volta il Motomondiale sbarca in Texas, dove si svolgerà la prima delle tre gare americane previste (le altre sono Laguna Seca ed Indianapolis). Non ci sono dunque precedenti per le due ruote su questo nuovissimo tracciato, proposto come secondo appuntamento stagionale dopo il Qatar che ormai apre d'obbligo il mondiale. Il circuito, detto Circuito delle Americhe, è situato nella cittadina di Austin ed ha ospitato la prima manifestazione ufficiale appena 5 mesi fa, con il GP di Formula 1 vinto da Lewis Hamilton. Come molti altri circuiti, il tracciato è stato disegnato dal tedesco Hermann Tilke ed è stato progettato e costruito appositamente per ospitare la Formula 1 a partire dalla metà del 2010.
Dopo varie diatribe nel 2011 per questioni economiche tra i costruttori dell'impianto e gli organizzatori della gara, cosa che lo ha fatto rimanere in sospeso fino all'ultimo per il mondiale 2012 di F1, ora il circuito di Austin con le sue infrastrutture all'avanguardia e tecnologie di ultima generazione è pronto ad ospitare la MotoGP per almeno i prossimi 10 anni, tale è la durata del contratto tra gli organizzatori e la Dorna.
IL TRACCIATO
Il tracciato è lungo 5.513 metri e largo 15, può ospitare fino a 120.000 tifosi ed è caratterizzato, come molti circuiti statunitensi, da una salita di 41 metri di dislivello al termine del rettilineo principale. Si corre in senso antiorario per un totale di 20 curve, 9 a destra e 11 a sinistra. Il rettilineo dei box, al contrario della maggior parte dei circuiti, non è quello principale ma è di media lunghezza ed è seguito da un lento tornante verso sinistra che immette in una lunghissima parte guidata caratterizzata prima da un curvone a 90° verso destra e poi da una serie di curve veloci sinistra-destra (otto in totale) nelle quali è fondamentale bilanciare bene freno ed acceleratore e sopratutto tenere il punto di corda per ottimizzare l'ingresso nella curva successiva dato che la loro vicinanza le rende quasi una curva unica, con l'uscita di una curva che rappresenta immediatamente l'ingresso della successiva. Al termine di questa lunga serie c'è un breve rettilineo seguito da un tornante verso sinistra che immette nel rettilineo principale, lungo 1.200 metri. Come detto, verso il termine di questo tratto vi è una
notevole pendenza a salire che porta poi all'ennesima curva a gomito verso sinistra, da percorrere però a discreta velocità vista l'ampiezza dell'asfalto in questo tratto. Dopo un brevissimo rettilineo sufficiente appena ad accelerare si arriva nell'ultima parte guidata caratterizzata da due difficili curve verso destra in successione, la prima a 90° che immette subito nella seconda da percorrere invece in accelerazione. Al termine di questa vi è subito un brevissimo curvone verso sinistra da percorrere molto largo per entrare bene nella successiva curva a 90° verso sinistra, cercando di tagliarla dall'esterno verso l'interno percorrendola quindi con il gas aperto. Da qui si arriva ad un lungo curvone verso destra, con angolo molto largo tanto da formare una perfetta semicirconferenza, che immette alle ultime due curve entrambe verso sinistra ed entrambe ad angolo retto, la seconda più stretta e lenta della prima, separate da un breve rettilineo.
- Pinolo
Nessun commento:
Posta un commento