sabato 30 marzo 2013

Rubrica "Calcio, Personaggi": Francesco Totti, l'ottavo Re di Roma - 2° parte

link alla prima parte http://langolosportivo.blogspot.it/2013/03/rubrica-calcio-personaggi-di-rilievo.html

SPALLETTI E IL "FINTO" CENTRAVANTI

La trasformazione e l'infortunio

La Roma per la stagione 2005/06 ingaggia come allenatore Luciano Spalletti, reduce da una grandissima annata all'Udinese conclusasi con
il quarto posto e la qualificazione per i preliminari di Champions League. Il tecnico toscano importa subito il suo tipico 4-2-3-1 votato ad un gioco offensivo e spumeggiante, con Totti che inizialmente ricopre il suo solito ruolo di trequartista/seconda punta dietro il centravanti. Durante la prima parte di stagione, il capitano giallorosso gioca alla solita maniera, dispensando assist e andando in gol di tanto in tanto senza però trovare grande continuità nella rete. Passerà comunque alla storia come uno dei gol più belli della sua carriera quello siglato contro l'Inter il 26 ottobre 2005, con Totti che punta la difesa avversaria e poi dai 16 metri fa partire un cucchiaio di precisione chirurgica che scavalca Julio Cesar per poi abbassarsi appena sotto la traversa; la Roma vincerà questa partita 3-2 a San Siro. La Roma in questo inizio di stagione ha un andamento altalenante, offrendo un gioco bello ma poco concreto, poi il 18 dicembre 2005 la svolta: la Roma è in piena emergenza offensiva per la trasferta di Genova contro la Sampdoria, con le assenze di Cassano, Montella e Nonda; non ci sono attaccanti puri disponibili e allora Spalletti, senza cambiare sistema di gioco, schiera Totti come punta unica, come vero e proprio centravanti d'area. Il concetto di centravanti in questo caso è molto diverso e infatti si è parlato, e se ne parla tutt'ora facendo riferimento anche al Barcellona, di "finto" centravanti, ovvero un attaccante unico che non vada a prendersi di testa i cross dalle fasce e a fare a sportellate con i difensori avversari, ma un attaccante che abbia sì la capacità di essere freddo sotto porta per poter realizzare tanti gol ma che allo stesso tempo

partecipi attivamente la manovra venendo a prendersi la palla a centrocampo per permettere l'inserimento del trequartista e degli esterni, per poi servirli davanti alla porta o andare lui stesso a concludere. Il ruolo di trequartista di inserimento, altro ruolo rivoluzionario rispetto al classico numero 10 di qualità, era svolto da Perrotta che infatti riuscì ad andare in gol con grande regolarità. Questo ruolo era d'altra parte perfetto per Totti, giocatore fisicamente in grado di combattere con i difensori ma che allo stesso tempo dispone di una visione di gioco e di una tecnica fuori dal comune che gli permettono di dispensare ora assist al bacio per i compagni, ora gol da fuori e da dentro l'area di rigore. Da questo momento in poi Totti trova il gol con grande frequenza e non si muoverà più da quel ruolo, permettendo alla Roma di
inserire una marcia in più e conquistare ben 11 vittorie consecutive, record assoluto per la Serie A (battuto poi dall'Inter di Mancini nel 2007), nelle quali Totti mette a segnò 8 gol. L'ultima vittoria di questa lunga serie fu nel derby contro la Lazio, che
Il rigore contro l'Australia
allo stesso tempo fu la prima partita di una lunga serie per i giallorossi senza il loro capitano: nella giornata precedente infatti, contro l'Empoli, Totti fu vittima di un terribile infortunio alla caviglia la quale, a causa dell'intervento (non cattivo) di 
Vanigli, si piantò e girò nel terreno causando la frattura scomposta del perone. Era il 19 febbraio 2006, il capitano romanista finì li la sua stagione con ben 15 gol in 24 partite di campionato e la Roma, senza il suo trascinatore, si piazzò solamente al quinto posto, che poi diventò secondo dopo le vicende di Calciopoli. Con un recupero più veloce del previsto, Totti riesce ad essere partecipe della spedizione azzurra ai Mondiali in Germania. Pur non essendo al meglio della forma, Francesco è uno dei trascinatori dell'Italia: colleziona quattro assist ed è decisivo per la vittoria finale con il gol su rigore all'ultimo secondo degli ottavi di finale che permette alla Nazionale di eliminare l'Australia ed approdare ai quarti. Al termine della competizione, conclusasi con la quarta Coppa del Mondo per noi, Totti viene inserito dalla FIFA nella rosa dei 23 giocatori migliori del Mondiale.

La scarpa d'oro, i record e il secondo infortunio

La stagione 2006/07 presenta una Serie A anomala a causa di Calciopoli: la Juventus gioca nella serie cadetta, il Milan parte con 8 punti di penalizzazione e la Roma sembra l'unica a poter impensierire l'Inter, che parte da grande favorita dopo gli acquisti di Ibrahimovic e Vieira. Fin da subito però è chiaro che non ci sarà mai una vera lotta per lo scudetto e infatti l'Inter vince il titolo con il record incredibile di 97 punti (30 vittorie su 38), 22 in più della Roma che conquista un ottimo secondo posto dando ben 13 punti alla Lazio, terza. Questa si rivela come la miglior stagione di sempre per Francesco Totti che, ripresosi alla grande dall'infortunio e sulla scia dell'entusiasmo per la vittoria al Mondiale, prende in mano la squadra e segna la bellezza di 26 gol in 35 partite di campionato che, sommati ai 4 in Champions e ai 2 in Coppa Italia, fanno 32 gol in 50 presenze totali. Il capitano ovviamente gioca per tutta la stagione da centravanti e la Roma esprime sicuramente il miglior calcio d'Italia, tanto è vero che alla fine del campionato, nonostante i 22 punti di distacco dall'Inter, avrà subito gli stessi gol e ne avrà segnati solo 6 in meno dei neroazzurri (80 contro 74, ben 12 in più della Fiorentina che terminò con il terzo miglior attacco). In questa stagione Totti, oltre a siglare la maggiore quota di gol della carriera, si toglie davvero molte soddisfazioni: regala alla Roma un quarto di finale storico in Champions League grazie alla grandissima vittoria sul Lione in cui segna un gol e elargisce spettacolo insieme ad Amantino Mancini, quarto di finale che passerà alla storia però anche per la roboante sconfitta per 7-1 all'Old Trafford di Manchester contro la squadra di Sir Alex Ferguson. A novembre Totti sigla contro la Sampdoria uno dei più bei gol della carriera e sicuramente della storia del calcio: il capitano romanista riceve una palla alta sulla sinistra, e da posizione impossibile lascia partire un sinistro al volo che, sfidando le leggi della fisica, si insacca sul secondo palo con un angolo di tiro incredibile; è un gol che passerà alla storia. Questa è dunque una grande annata per Totti che conquista la sua prima Coppa Italia da capitano nella quarta finale consecutiva contro l'Inter, vinta complessivamente per 7 a 4 (nel 6-2 dell'andata Totti segnò dopo 50 secondi), e conquista la Scarpa d'Oro Europea (che premia il giocatore più prolifico del continente) dopo un lungo testa a testa con Ruud Van Nistelrooy; il capitano giallorosso inoltre è diventato il miglior marcatore italiano tra i giocatori in attività, superando Enrico Chiesa con il 139° gol in Serie A segnato l'11 febbraio 2007 contro il Parma. Al termine della stagione Totti conferma la sua intenzione di ritirarsi dalla Nazionale, dopo aver già espresso subito dopo il Mondiale la volontà di
prendersi una pausa. Nel suo annuncio del 20 luglio, il giocatore dichiara: << Il mio problema principale è fisico. Con i problemi che ho a ginocchio, caviglia e schiena non posso giocare contemporaneamente per la Roma e la maglia azzurra. Ho dovuto constatare che più di un tot di partite all'anno non riesco a fare. A qualcosa devo rinunciare e purtroppo devo rinunciare alla Nazionale perché alla Roma non posso, la Roma ha la priorità >>. Il 12 ottobre 2009, a più di due anni dall'addio ufficiale, in vista del Mondiale in Sudafrica Totti tornerà sui suoi passi in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, affermando: «Se Lippi mi chiama, se sto bene e se il gruppo mi vorrà, ci vado», non venendo tuttavia convocato.

La stagione 2007/08 si apre nel migliore dei modi per Totti, che vince la sua seconda Supercoppa italiana (la prima fu quella dello scudetto) procurandosi il rigore decisivo al Meazza, trasformato poi da De Rossi, per la vittoria (1-0) dei giallorossi sui
Totti alza la Supercoppa Italiana vinta nel 2007
campioni d'Italia in carica. La Roma inizia molto bene la stagione e si propone subito come principale antagonista dell'Inter per la lotta al titolo in una lotta a due che durerà fino all'ultima giornata. Anche per Totti la stagione inizia molto bene con due doppiette, a Juventus e Parma, nelle prime 7 giornate, poi però un infortunio patito contro lo Sporting Lisbona in Champions League lo costringe a quasi un mese di stop. Nonostante questo stop intempestivo che lo ha sicuramente penalizzato nella corsa al Pallone d'Oro, Totti si classifica al decimo posto nella classifica di France Football con 20 voti. La seconda parte di stagione sarà molto positiva per il capitano romanista che entra in una fase della carriera in cui comincia a battere record su record: nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Torino sigla una doppietta che lo porta a quota 200 gol con la maglia giallorossa e il 27 febbraio 2008 raggiunge il primato assoluto di presenze in Serie A con la squadra capitolina (386), superando il precedente record di Giacomo Losi, raggiungendo poi la 500° presenza assoluta in maglia giallorossa il 9 marzo; anche questo, ovviamente, è un record. A questo si aggiunge il record di Oscar del Calcio AIC vinti: con la vittoria dei premi come miglior giocatore italiano e miglior cannoniere raggiunge quota 11 Oscar. Purtroppo la stagione di Totti finisce anzitempo perchè il 19 aprile subisce il secondo grave infortunio della carriera nell'arco di due anni quando, nella gara contro il Livorno, subisce una lesione al legamento crociato anteriore che lo

costringerà a guardare il resto della stagione dalla tribuna. Senza il suo leader la Roma di Spalletti viene molto penalizzata e non riesce ad avere lo sprint finale giusto per centrare il quarto scudetto della storia, finendo a 3 punti dall'Inter dopo un testa a testa durato tutta la stagione e dopo essersi trovata addirittura in testa al campionato, seppur per un tempo solo, nell'ultima giornata del torneo. La squadra comunque continua ad esprimere un gran calcio che la porta a vincere la seconda Coppa Italia di fila (la nona della storia, record assoluto insieme alla Juventus), ancora contro l'Inter, nella finale vinta per 2-1 all'Olimpico. Nonostante l'infortunio, Totti termina la stagione con 18 gol in 35 partite totali tra Campionato e Coppe.


LA TERZA FASE DELLA CARRIERA: L'IMPIEGO 
PART-TIME

La stagione 2008/09 inizia con una nuova consapevolezza per Totti e Spalletti: il giocatore ha 32 anni ed inizia ad avere i primi problemi fisici, oltre ad essere reduce da due infortuni gravi in due anni. Questo quadro della situazione fa capire ad entrambi che il modo migliore per sfruttare al meglio il giocatore è quello di considerarlo un titolare fisso, sempre come unico centravanti nel 4-2-3-1, ma di risparmiarlo per le sfide meno impegnativo in modo da preservarne la freschezza; il compito dell'allenatore è comunque meno difficile del previsto nelle scelte, in quanto sono proprio i continui acciacchi fisici di Totti a non permetterne un uso regolare. La stagione della Scarpa d'oro, insieme a quella 2010/11, saranno le uniche negli ultimi sette anni in cui il giocatore supererà le 30 presenze. La nuova stagione non si apre bene per il capitano giallorosso che riesce a recuperare in tempo per giocare, partendo dalla panchina, la finale di Supercoppa Italiana contro l'Inter: la partita finirà ai rigori dopo il 2-2 dei 120 minuti e Totti tirerà sulla traversa il quinto e
decisivo rigore che avrebbe assegnato alla Roma il trofeo, vinto poi invece dall'Inter nel proseguo dei penalty. Il resto della stagione non va certo meglio, la Roma non riesce a confermare la grande annata precedente e termina il campionato al sesto posto, con 5 punti di ritardo dalla zona Champions e 21 dalla capolista Inter. Per Totti non è una delle stagioni migliori della carriera, piccoli ma periodici malanni fisici ne limitano l'impiego a sole 24 partite di campionato, nelle quali comunque riesce a mettere a segno 13 gol. Se il 2008/09 è avaro di trofei e grandi risultati, Totti comunque si può consolare con i numerosi record che continua a battere: l'8 novembre 2008 raggiunge le 400 presenze in campionato con la Roma, il 19 aprile 2009 con il 175° gol in Serie A diventa il miglior marcatore di tutti i tempi dei giallorossi superando Amedeo Amadei e il 31 maggio eguaglia i 178 gol di Giampiero Boniperti, diventando il nono marcatore di sempre del campionato italiano.

Un altro scudetto sfiorato

Il 2009/10 non inizia bene per la Roma che viene sconfitta nelle prime due uscite stagionali dal Genoa e dalla Juventus in casa, dopo le quali Spalletti, che già alla fine della stagione scorsa aveva espresso perplessità sulla sua permanenza a Roma, rassegna le dimissioni e viene sostituito da Claudio Ranieri. Per Totti invece l'inizio di stagione è positivo e il capitano giallorosso raggiunge quota 34 gol nelle Coppe Europee grazie a 10 marcature in 4 partite nei playoff di Europa League contro Kosice e Gent. L'arrivo di Ranieri non cambia il ruolo di Totti in squadra che rimane centravanti e continua a segnare con grande regolarità raggiungendo Batistuta all'ottavo posto nella classifica dei cannonieri di sempre della Serie A, con 184 reti. Il
La doppietta di Pazzini che spegne il sogno
Scudetto per la Roma
22 novembre 2009 segna una tripletta contro il Bari, sette anni dopo l'ultima contro il Brescia nel 2002, e a dicembre raggiunge già quota 20 gol stagionali grazie al penalty siglato contro il Basilea. Il 16 dicembre è una data storica per Totti e la Roma: le parti infatti decidono di prolungare il contratto in scadenza fino al Giugno del 2014, firmando anche un pre-contratto per un futuro da dirigente all'interno della società. La stagione prosegue alla grande per la Roma che sotto la guida di Ranieri riesce a tenere testa alla fortissima Inter di Mourinho che poi diventerà Campione d'Europa; è proprio l'impegno europeo a togliere energie ai neroazzurri che perdono i molti punti di vantaggio che avevano tra marzo ed aprile e si fanno addirittura superare dai giallorossi. Dal momento del sorpasso la Roma vincerà tutte le partite fino alla fine del campionato tranne una, quella persa in casa contro la Sampdoria per 2 a 1 che alla fine sarà decisiva per assegnare lo scudetto per la quinta volta consecutiva all'Inter che si laureerà Campione d'Italia con 2 punti di vantaggio a Siena, proprio come due anni prima. La Roma non riesce a rifarsi neanche in Coppa Italia che, nell'ennesima finale tra Roma e Inter, viene vinta dalla squadra di Mourinho per 1 a 0. In questo match Totti si macchierà di un episodio violento e bruttissimo, forse il peggiore della carriera, quando negli ultimi minuti di partita insegue l'interista Mario Balotelli e lo atterra con un calcione da dietro di una violenza inaudita per un fuoriclasse come lui, venendo
Il brutto episodio su Balotelli
ovviamente espulso. L'episodio ha fatto rabbrividire molte personalità calcistiche e non e sul fatto si è espresso anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, definendo l'accaduto come "parte delle violenze intollerabili che oggi si esprimono negli stadi". Quattro giorni dopo, il 9 maggio 2010, Totti si riscatta sul campo siglando una doppietta contro il Cagliari che lo porta con 192 gol al sesto posto solitario nella classifica dei cannonieri di sempre della Serie A; come detto in precedenza però questo fu un record amaro dato che lo stesso giorno l'Inter festeggia il suo 18° scudetto con due punti di vantaggio sui giallorossi, cui fu fatale la sconfitta interna contro la Sampdoria. Totti chiude la stagione con l'ormai abituale impiego part-time giocando 23 partite in campionato e 31 totali, siglando la bellezza di 25 gol.

I record personali e una squadra non all'altezza

Nella stagione 2010/11 Totti inizia a far parlare di sè già nel pre-campionato, con la conferenza stampa del 20 luglio dal ritiro di Riscone di Brunico: il capitano giallorosso prima dice di aver seriamente pensato di lasciare il calcio dopo la follia contro Balotelli in Coppa Italia, poi afferma con molta chiarezza che alla Roma sono stati rubati due scudetti prima della stagione appena conclusa, dove invece ammette che è stata la stessa Roma a perderlo. Per queste affermazioni Totti viene deferito dal procuratore federale Palazzi che deferisce anche la società per responsabilità oggettiva. In campionato la Roma, proprio come accadde nell'era Spalletti, non riesce a confermare la grande stagione in cui sfiorò lo scudetto e alterna buone prestazioni a sconfitte incredibili, come quella contro il Genoa dove in vantaggio per 3-0 perse 4-3; al termine di questa disfatta, Ranieri si dimette e al suo posto viene chiamato l'allenatore delle giovanili ed ex attaccante Vincenzo Montella, che riesce a dare una quadratura alla squadra senza però fare miracoli. Al termine della stagione i giallorossi terminano al sesto posto a soli 3 punti dalla zona Champions, vengono eliminati dall'Inter in semifinale di Coppa Italia e agli ottavi di finale di Champions dallo Shakhtar Donetsk, quando ancora in panchina c'era Ranieri. Dal punto di vista dei numeri è un'ottima stagione per Totti, che a 34 anni riesce finalmente a giocare una stagione senza guai fisici il che gli permette di giocare 32 partite in campionato
Il Golden Foot
condite da 15 gol. Ovviamente il capitano romanista continua a infrangere record: il 20 marzo con la doppietta alla Fiorentina entra nella ristretta cerchia dei giocatori che hanno segnato più di 200 gol in Serie A (insieme a Piola, Nordhal, Meazza, Altafini e Baggio) e successivamente, il 1° maggio, con la doppietta al Bari raggiunge quota 206 superando Baggio e insediandosi al quinto posto della classifica dei marcatori di sempre in Serie A; inoltre, con i due gol all'Udinese alla 32° giornata, diventa il primo giocatore della storia del campionato italiano ad andare in doppia cifra con la stessa maglia per nove anni consecutivi. A questi numeri da campione si aggiunge il riconoscimento a livello internazionale della sua grandezza, con l'assegnazione al capitano giallorosso del Golden Foot.

La stagione 2011/12 è di grandi speranze per la Roma: dopo anni economicamente difficili la società passa in mano ad una ricca cordata americana che annuncia investimenti importanti, a partire dagli acquisti a livello dirigenziale di Sabatini e Baldini; sulla panchina arriva invece Luis Enrique dal Barcellona B. Per Totti però
questa non sarà una stagione facile, il rapporto con l'allenatore non decolla e il capitano spesso viene sostituito o escluso dall'undici titolare. Inoltre, per la prima volta dal 2005 Totti non viene considerato un centravanti ma alterna partite giocate in quel ruolo a partite giocate da esterno nel 4-3-3 macchinoso dell'allenatore spagnolo. Nonostante tutto, il capitano romanista gioca 27 partite (anche se molte incomplete) e sembra riuscire a costruire un buon rapporto con Luis Enrique verso il finire di stagione. Questo rapporto però non avrà lunga durata in quanto i risultati della squadra sono altamente deludenti: la Roma esce ai preliminari di Europa League ad Agosto con lo Slovan Bratislava e, per la prima volta dopo molti anni, non si qualifica per l'Europa a causa del settimo posto in campionato. Per la prima volta dopo 10 anni Totti non va in doppia cifra e segna solo 8 gol, importanti comunque per conquistare il record di reti segnate in Serie A con una sola maglia (211) superando Nordhal. Oltre a questo record, Francesco raggiunge il primato di presenze in Serie A (476) strappandolo a Facchetti e nell'ultima partita stagionale, il 5 maggio, raggiunge le 500 presenze nella massima serie.

Dopo la deludente annata appena conclusa, i tifosi della Roma ritrovano l'entusiasmo che mancava da tempo con il ritorno di Zeman in panchina per la stagione 2012/13. Le aspettative sono alte e la dirigenza impegna grosse cifre in campagna acquisti, ma l'allenatore boemo si dimostra inadeguato al calcio moderno con idee ormai superate e la sua riluttanza nel cambiarle inducono la dirigenza, dopo una serie di risultati mediocri e il settimo posto in classifica, ad esonerarlo. Il ritorno di Zeman fa comunque bene a Totti, che torna ad essere titolare inamovibile e fornisce prestazioni di altissima qualità con una continuità che non trovava da anni. Con l'arrivo di Andreazzoli in panchina, il ruolo del capitano non cambia e le sue prestazioni continuano ad essere eccellenti permettendo alla Roma, con un nuovo modulo e un nuovo equilibrio in campo, di inanellare una serie di risultati positivi portandola a lottare per un posto in Europa. Mancano 9 giornate alla fine del
campionato e Totti, alla giovane età di 36 anni, ha già segnato 11 gol e innumerevoli assist in 26 partite, raggiungendo il secondo posto assoluto nella classifica dei marcatori di sempre della Serie A con 226 gol, 48 in meno del primatista assoluto Piola. Sicuramente il capitano romanista non si fermerà qui e continuerà a stupire, con delle prestazioni di altissima qualità che hanno indotto il ct della Nazionale Prandelli a considerare addirittura una sua convocazione per il Mondiale del 2014 in Brasile.

- Pinolo


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