mercoledì 27 marzo 2013

La terza giovinezza di Tommy Haas: schiantato Djokovic

E' salito ai vertici del tennis mondiale, è precipitato, si è rialzato, è caduto di nuovo ed ora, a 35 anni, Tommy Haas torna nell'elite del tennis. A 24 il tedesco era già
Un giovane Tommy Haas
n.2 del mondo, 5 titoli vinti (di cui un master finals) e argento olimpico, poi la discesa all'infermo: infortuni, operazioni, e due anni da semi atleta tra il 2007 e il 2008, chiuso all' 84esima posizione del ranking. La ripresa nel 2009, chiuso al n.18, poi un nuovo grane infortunio all'anca che lo costringe ad operarsi. Nuovamente mesi di inattività che lo fanno crollare, nel 2010, alla posizione 373 con sole 7 partite giocate in stagione. Sembra la fine per un talento purissimo e sfortunatissimo che invece, a 32 anni, ha l'incredibile forza di rialzarsi ancora: la ripresa è graduale ma costante, il fisico finalmente sembra reggere e chiude il 2012 al n.21 del ranking, con una bellissima vittoria sull'erba di Halle contro Roger Federer, a tre anni esatti dall'ultimo torneo ATP vinto, sempre ad Halle contro, ironia della sorte, Novak Djokovic. Ora, a 35 anni, la consacrazione definitiva del terzo ritorno per Haas; "una delle vittorie più belle della carriera" dirà dopo il match, e non stentiamo a crederci, non capita tutti i giorni di dominare per tutto il match il numero 1 del mondo, il tennista più in forma da due anni a questa parte, sulla superficie da lui preferita.


LA CRONACA DELLA PARTITA


Già dai primissimi punti si capisce che c'è qualcosa che non va nel gioco di Djokovic: uno smash scaraventato in rete da due passi e servizio tenuto non molto agilmente. Al termine del primo gioco il serbo fa una smorfia quasi di ribrezzo verso il gioco da lui espresso che la dice lunga. Haas tiene i primi due turni di battuta senza problemi, mostrando un gioco sicuramente superiore a quello del serbo, che a tratti viene quasi preso in giro: smorzate, lob, demi-volee e vincenti a piacimento per il tedesco. Djokovic sbaglia molto, non è in giornata e non riesce a fare punti sul servizio di Haas il che, per il miglior risponditore del circuito, è abbastanza inusuale, tenuto conto che la battuta del 35enne di Amburgo è buona ma non certo devastante. In ogni caso anche il serbo tiene i primi due turni di battuta, poi sul 2-2 la svolta: il gioco di Djokovic peggiora ulteriormente, scaraventa palle fuori dal campo e scende a rete senza alcun motivo. Per un giocatore dal talento purissimo di Haas, che nel frattempo gioca un tennis afrodisiaco, è un gioco da ragazzi conquistare due break e chiudere il primo set per 6 a 2. I numeri sono impietosi per Nole: 53% dei punti vinti con la prima ma sopratutto pochissimi punti in risposta, con Haas che ha il 77% di punti con la prima e addirittura il 100% con la seconda; 2 su 10 a rete per il serbo, ripetutamente passato da Haas, e 4 su 4 per il tedesco.


Djokovic si complimenta con Haas
Il secondo set prosegue sulla stessa falsariga del primo: break immediato di Haas che poi lo conferma con il servizio e si porta subito sul 2 a 0. Djokovic fa una fatica incredibile a tenere la battuta e Haas ha l'opportunità di chiudere il match: palla break sul servizio del serbo per portarsi sul 3-0 con il servizio a favore, ma qui esce il valore del n.1 del mondo che proprio con il servizio risolve una situazione complicata e si tiene aggrappato alla partita; siamo sul 2 a 1. Haas non si scoraggia e anzi, tiene agevolmente il proprio turno di battuta per poi avere di nuovo l'opportunità di breakkare Djokovic e portarsi sul 4 a 1 con il servizio a favore; ancora una volta però, Nole sale in cattedra e si salva con un ace. Il tedesco sembra in pieno controllo del match quando sul 3 a 2 qualcosa cambia: forse Haas ripensa alle occasioni mancate per chiudere la partita, forse la tensione si fa sentire, fatto sta che inizia un periodo no clamoroso per il 35enne. Djokovic, che fino a quel momento aveva ottenuto in tutto il match la miseria di 3 punti sul servizio avversario, conquista un break a zero e lo conferma tenendo il servizio a zero e salendo 4-3; Haas perde 11 punti di fila e passa dal 3-1 con palla break al 3-4. Il tedesco però non molla e sfodera tutto il suo talento, interrompe l'emorragia di punti tenendo il servizio e, quasi inaspettatamente dato il buon momento di Djokovic, conquista il break decisivo ai vantaggi che lo fa salire 5-4 con l'opportunità di servire per il match. Il braccio dell'esperto Haas non trema e, al secondo match point, chiude una partita giocata benissimo conquistando una vittoria davvero meritata, contro un Djokovic molto falloso ma che comunque si è scontrato contro un avversario dotato di un talento eccelso.

A questo punto Haas ha davvero una grande opportunità in questo torneo: nei quarti affronterà un avversario non di certo irresistibile come Simon, che comunque sta giocando molto bene, e con 3 dei primi 4 del mondo fuori dal torneo (Federer e Nadal non hanno partecipato) dalle semifinali in poi tutto può accadere, con la certezza Murray, che comunque non è al meglio del suo tennis, e le mine vaganti Ferrer e Berdych. Comunque vada, per Haas questo torneo sarà sicuramente positivo e, trattandosi di un master 1000, gli permetterà di guadagnare preziosi punti in classifica.
- Pinolo

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